Polpette glassate allo sciroppo d’acero e scarola in padella
6 porzioni
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20 min
Difficoltà facile
Secondo
Polpette glassate allo sciroppo d’acero e scarola in padella
Polpette glassate allo sciroppo d’acero e scarola in padella
Deliziose Polpette di carne glassate con salsa allo sciroppo d’acero e arancia, accompagnate da scarola in padella con pancetta e uvetta, un secondo piatto gustoso e completo.

Ingredienti
Ingredienti per le polpette
- 300 g di macinato di maiale
- 300 g di salsiccia di maiale
- 100 g di pane da ammollare nel latte
- 60 g di grana padano
- 2 uova
- q.b. di pangrattato
- sale
- pepe
- olio di semi di girasole per friggere
- 2 arance (scorza e succo)
- 50 ml di sciroppo d’acero
- 1⁄2 bicchierino di cognac
Ingredienti per la scarola
- 1 scarola
- Olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaio di pinoli
- 2 cucchiai di uva sultanina
- 50 g di pancetta a cubetti
- sale
- pepe
Preparazione
1.
In una ciotola mescolate il macinato di maiale, la salsiccia, le uova, il pane ammollato nel latte e poi ben strizzato, il formaggio, un pizzico di sale e il pepe. Utilizzando le mani amalgamate tutti gli ingredienti, se il composto risulta troppo morbido aggiungete qualche cucchiaio di pangrattato.
2.
Formate delle polpette non troppo grandi e friggetele in abbondante olio. Preferite una cottura non troppo veloce in modo che le polpette cuociano anche all’interno, dovranno essere morbide all’interno e ben
dorate all’esterno.
3.
Preparate la glassa, in una padella unite la scorza, il succo d’arancia e lo sciroppo d’acero mettete sul fuoco e aggiungete le polpette; sfumate con il cognac e continuate la cottura finchè la glassa si sarà
addensata.
4.
In padella con un filo d’olio mettete la scarola ben lavata e tagliata a pezzi con l’uvetta, i pinoli tostati precedentemente e la pancetta. Lasciate cuocere per 2-3 minuti giusto il tempo di farla appassire.
5.
Portate in tavola le polpette glassate accompagnate dalla scarola in padella.
Ricetta realizzata da
Valentina Previdi, blogger del network Say Good.
Nata e cresciuta nelle campagne piacentine, tra fiori e pranzi di famiglia, l’amore per i dolci e la cucina ce l’ha nel DNA.